Poppy market, la storia del collezionismo in Italia
Poppy Market ha radici lontane. Così si chiamava il supermercato di alimentari che i miei genitori aprirono a Cologno Monzese nel lontano 1964 e in cui io crebbi, dato che era più il tempo trascorso in negozio che quello a casa. Nel 1974, mio papà si appassionò alla filatelia ed iniziò a collezionare francobolli e monete e a frequentare il mercatino che si teneva tutte le domeniche mattina a Milano, in via Armorari.
Una fredda mattina di ottobre dell’anno successivo, mio papà iniziò a commerciare aprendo una bancarella davanti all’entrata della Banca d’Italia, cominciando una nuova avventura, più che lavorativa, di passione. Naturalmente coinvolgendomi, e siccome i bambini della mia età, allora decenne, la domenica la trascorrevano a giocare, io seguivo controvoglia mio papà che ogni domenica mi svegliava alle 6 per aiutarlo a caricare tutta la mercanzia ed andare in quel di Milano. Questo servì e contribuì ad appassionarmi e ad iniziare a collezionare i francobolli di ogni nazione straniera
Ad ogni emissione di francobolli eravamo in Posta Centrale a Milano per farci timbrare le buste il primo giorno di emissione, innumerevoli furono le mostre a cui partecipammo come visitatori: Affori, San Marino, Italia 76 e molte altre. Durante quegli anni iniziò a collezionare e a commerciare miniassegni, cartoline, monete, schede telefoniche, pacchetti di sigarette. La cosa durò per alcuni anni dopodiché ci trasferimmo a Cremona e non fu più possibile frequentare il mercatino.
In quegli anni conobbi il variegato e caratteristico mondo dei collezionisti, con tanti appassionati divenuti clienti, che ogni settimana passavano a trovarci e a rifornirsi delle ultime novità per completare o integrare le proprie collezioni.
Ricordo inoltre Paolo Frontini e Gino Moneghini, i grossisti filatelici da cui mio papà si riforniva e faceva certificare i francobolli di alto valore.
Furono degli anni belli in cui imparai molto, poiché la filatelia non è solamente il collezionare francobolli, ma è cultura, storia, persone. Siamo noi insomma. Per anni e anni tutto quanto collezionato è rimasto chiuso in più armadi, subendo ben tre traslochi.
Così, ho deciso di aprire il mio negozio online, a cui ho dato il nome Poppy Market, in ricordo del supermercato che tuttora esiste dopo più di 50 anni, in cui vendo le cose che possiedo e trasmetto a persone che come me, hanno la passione per la storia e le collezioni.
Perchè lo faccio
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1. Collezionisti
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2. Per chi ama la storia
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3. Per la passione
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4. Per non dimenticare
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